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L’evento ha celebrato il decennale dalla fondazione dell’Accademia Musicale di Roma Capitale proprio nel periodo concomitante con altre due importanti ricorrenze: quella del 20 giugno “Giornata mondiale del Rifugiato” di UNHCR e del 21 giugno “World Music Day”.

Il programma è stato ricco di spunti artistici, con numerosi protagonisti e ospiti che hanno garantito una serata intensa di emozioni non solo musicali e la cui conduzione è stata affidata alla nota giornalista RAI Cecilia Rinaldini, professionista in prima linea nel racconto delle storie più attuali sulla tragedia dei rifugiati.

Il Direttore Artistico Marco Finucci ha proposto al pubblico una carrellata di brani d’opera significativi da Mozart a Donizetti, da Dvořák a Puccini a Mascagni. All’inizio con l’esibizione della celebre Soprano ucraina Marta Jehovich, accompagnata al pianoforte dal pianista Riccardo Insinga e, nella seconda parte, con l’esibizione del Coro e dei Solisti dell’Accademia diretti da Brisida Frasheri e con la collaborazione al pianoforte di Marco Colabucci, che hanno eseguito una selezione dei brani più famosi tratti da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni.

Non è mancato un momento particolarmente denso di significato quando la violinista Lea Sabatini ha eseguito il “Preludio” (da “Cavalleria Rusticana”) suonando il VIOLINO DEL MARE, uno strumento frutto del lavoro dei detenuti del carcere milanese di Opera, realizzato con il legno dei barconi dei migranti del Mediterraneo, nell’ambito del progetto “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.

Il titolo del Concerto evoca un percorso di collaborazione tra l’Accademia ed alcuni dei protagonisti delle emergenze dei nostri giorni, nella riattivazione dei corsi musicali agli studenti “rifugiati” che hanno dovuto interrompere i propri studi musicali a causa dei conflitti in corso. I corsi che saranno gratuiti verranno realizzati grazie ai fondi raccolti dalla “Rete solidale” che si va costituendo proprio a tal fine.

Finora hanno finora mostrato attenzione al progetto:

  • l’Ambasciata di Ucraina in Italia,
  • Intersos,
  • la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti,
  • il IX Municipio di ROMA
  • l’Associazione Assieme
  • l’Associazione Nazionale dei VVFF in congedo

Su questa pagina daremo notizia degli altri partners che via via aderiranno alla manifestazione.

Chi è Marta Jehovich
Dice di lei Marta Pavliv: “…Il profondo potenziale dell’opera, geneticamente instillato nel corpo e nell’anima del piccolo usignolo Marta Zhekhovych, ha contribuito all’emergere di un gran numero di opere classiche sui palcoscenici non solo della nativa Opera di Leopoli, ma anche alle sale da concerto di Berlino, Madrid e Parigi fino al “Madison Square Garden” di New York.
Grazie alla sua bella e originale timbrica vocale, il soprano drammatico Marta Jehovich non viene mai confuso con nessun altro. Padronanza virtuosa della tecnica, voce forte e potente, pianismo trasparente, sottile limatura del suono, brillante talento recitativo: tutto questo contribuisce alla creazione di immagini vocali e teatrali indimenticabili.

Quando ascolti il canto di Marta Jehovich, ricordi involontariamente le parole di Čajkovskij sull’esibizione di Adelina Patti: Sì, il più sovrumano…”.La cantante, il cui canto ha fatto applaudire il maestro Domingo, conquista ancora migliaia di ascoltatori nel mondo grazie alla sua arte.

 

https://artofmarta.com/it

Gli utenti in lingua Ucraina possono trovare tutte le info di dettaglio su https://artofmarta.com/it

Il VIOLINO DEL MARE, il progetto "Metamorfosi"

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